Vendere in sicurezza su Amazon? È possibile!
Al giorno d’oggi, il commercio elettronico (c.d. e-commerce) è in grande ascesa.
Per i grandi marchi l’e-commerce è tendenzialmente rivolto alla fidelizzazione della clientela già esistente, mentre per le piccole aziende essere in rete significa farsi conoscere e raggiungere bacini di utenza molto più ampi.
Se sei una piccola azienda e hai deciso di vendere i tuoi prodotti anche online e per farlo hai scelto Amazon, devi assolutamente conoscere alcune regole per poter tutelare il tuo marchio sulla piattaforma e difenderti da eventuali azioni di concorrenza sleale.
Quando un’azienda crea un annuncio su Amazon, il portale assegna all’articolo un codice chiamato ASIN ossia "Amazon Standard Identification Number".
È possibile creare un codice ASIN per un nuovo prodotto, ma la grande maggioranza degli articoli venduti sul portale ha già un codice univoco. Questo meccanismo di riconoscimento rapido dei prodotti, offre la migliore scelta all’utente e consente al portale di gestire in modo ottimale tutte le questioni logistiche relative al negozio online, come lo smistamento dei vari articoli nei magazzini di Amazon.
Quando diversi soggetti sono tutti distributori autorizzati della stessa azienda produttrice, può capitare di imbattersi in inserzioni con lo stesso codice ASIN. In tal caso, il sistema mostrerà all’utente tutti gli annunci dei vari inserzionisti, che saranno in lecita concorrenza fra loro.
Mentre, se un’azienda ha registrato il proprio marchio e i suoi concorrenti commercializzano prodotti simili/uguali usando lo stesso codice ASIN ma con un marchio differente, sorge il problema della violazione di marchio per sfruttamento illegittimo.
Al fine di tutelare i titolari di prodotti a marchio registrato, Amazon ha creato un servizio di tutela che permette di segnalare eventuali violazioni da parte di terzi e rimuovere in automatico contenuti imprecisi o illegittimi realizzati in danno ai diritti di esclusiva, il c.d. Amazon Brand Registry (“Registro Marche Amazon”). Nello specifico, si tratta di una sorta di enorme database nel quale vengono memorizzati, dietro apposita iscrizione, tutti i marchi oggetto di transazioni su Amazon e altri materiali protetti da copyright.
Per avere il pieno controllo sulle offerte online e altresì difendere in maniera immediata l’unicità dei prodotti, Amazon ha però scelto di inserire nel proprio Registro solo i marchi già registrati. La prima attività da svolgere è dunque quella di depositare la propria domanda di registrazione di marchio presso l’Ufficio del territorio dove si intende operare o nel quale si desidera vendere i propri prodotti. Successivamente, si dovrà attendere la conclusione dell’iter di concessione del marchio da parte dell’Ufficio prescelto e l’annesso certificato di registrazione.
Seppur la registrazione dei marchi sul Registro Marche Amazon sia senz'altro un'opportunità, essa presenta dei limiti:
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il servizio viene offerto solo per alcuni territori, tra cui fortunatamente fanno parte l’Italia e l’Unione Europea;
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non ha alcuna validità sulle attività che si svolgono offline o su altri marketplace (ad es. Ebay).
Proprio perché la piattaforma ha un’efficacia solo parziale, per quanto sicuramente rapida e risolutiva, Amazon ha lanciato in alcuni Paesi (Italia compresa) un programma di assistenza per le PMI: l’Intellectual Property Accelerator. Tale iniziativa è volta a mettere direttamente in contatto gli imprenditori con una rete selezionata di studi legali e di consulenza europei, nel tentativo di rendere più semplice la registrazione del marchio, la protezione del brand e la tutela nei confronti della contraffazione delle merci.
Pertanto, anche noi di Granda Marchi siamo sempre a completa disposizione delle richieste avanzate da Amazon in merito alla conferma di identità ed effettiva titolarità dei marchi dei nostri clienti, rafforzandone la tutela.
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